Nel giorno di San Faustino, la Coldiretti ha voluto fare i conti in tasca a tutti coloro di cui questo santo è il Patrono, ovvero i single, e ha scoperto che la loro situazione non è critica solo a livello sentimentale, ma anche a livello economico: ogni mese spendono il 66% in più rispetto alle famiglie con due o più componenti per il cibo, la casa, le utenze e i trasporti.
Secondo l’indagine, infatti, un single spende mediamente per la spesa alimentare circa 332 euro contro i 204 euro a testa per le famiglie tipo. Il motivo? Sul mercato non c’è molta varietà di prodotti pensati e confezionati per i single e, quando ci sono, il loro prezzo è solitamente molto alto, senza contare che le confezioni, appunto, ‘famiglia’ sono solitamente molto convenienti.
Ma le spese sono più alte anche per la casa: per un single il peso sullo stipendio di un affitto o dell’acquisto di una casa (come per i prodotti dei supermercato, anche nel settore immobiliare le grandi dimensioni sono più a buon mercato delle piccole) pesa il 101% in più rispetto ad una famiglia di due individui. Lo stesso vale per le utenze domestiche: i combustibili e l’energia costano rispettivamente il 76% in più.
Se il single in questione poi ha anche un’automobile, il rischio di non riuscire a far quadrare i conti aumenta esponenzialmente, dato che usare da soli un’automobile può costare fino al 29% in più rispetto ad un uso condiviso.
Una triste sorte, questa, che in Italia tocca a ben 7.7 milioni di cittadini, un numero altissimo che negli ultimi dieci anni è cresciuto del 41%.