In Italia sono presenti più di 10mila partecipate locali, di cui 8mila censite: in Francia, ce ne sono soltanto mille. È da questo dato che prende il via il commissario alla spending review Carlo Cottarelli per spiegare il taglio che, nel 2015, farà risparmiare mezzo miliardo, «forse qualcosa in più».
Le regole per diminuire e riorganizzare le società pubbliche possono essere inserite nella finanziaria, dice Cottarelli: le misure non sono state incluse nello Sblocca Italia ma «è arrivato il momento in cui è meglio intervenire con un provvedimento generale, complessivo invece che un po’ in un decreto e un po’ in un altro». Cottarelli è convinto che il taglio è possibile: «Se ci si muove rapidamente, con energia, si può arrivare a ridurne il numero di duemila in un anno». Cottarelli sostiene inoltre che i problemi di costituzionalità’ sollevati da Comuni e Regioni possano essere superati e ha comunicato il proposito di annunciare sanzioni per chi non rispetta la legge.
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Il comparto del trasporto pubblico locale è tra tutti quelli a partecipazione pubblica quello che ha le più specifiche «criticità»: per ristabilire le inefficienzee, sarebbe immaginabile, pur eludendo rincari eccessivi, aumentare il costo degli abbonamenti, al di sotto a quello di molti Paesi Ue. Nello stesso momento si dovrebbe lottare contro «l’evasione tariffaria» facendo assumere agli agenti accertatori il ruolo di pubblico ufficiale.
Per quel che riguarda le finanze pubbliche, ci sono buone notizie, che giungono dai dati del Ministero del Tesoro: nel mese di agosto 2014 si è concretizzato un fabbisogno del settore statale pari a circa 7,5 miliardi, in miglioramento rispetto ai 9,4 miliardi di agosto 2013.