Secondo Société Génerale, sono due i principali rischi, a parte il sell off che ha colpito l’azionario e le valute dei paesi emergenti, che potrebbero mettere in ginocchio i mercati, la minaccia della deflazione in Europa e un hard landing in Cina. Questi potrebbero scatenare una “tempesta perfetta”.
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“Il rischio di un hard landing (atterraggio duro) dell’economia cinese non può essere ignorato – ha scritto la banca d’affari – il principale elemento che potrebbe scatenarlo è il piano di deleveraging messo in atto da Pechino, che rischia di andare fuori controllo, e di provocare fallimenti bancari, contrazione di liquidità e crisi finanziaria”.
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Secondo SocGen, “il rallentamento economico si è di nuovo ripresentato”, come dimostra il dato ufficiale relativo al Pmi cinese, che a gennaio è sceso al minimo in sei mesi. La banca prevede una crescita del Pil, nel 2014, +6,9%, ben al di sotto del consensus, complice il continuo calo della crescita del credito. Altro problema, è l’Europa. “Nonostante i continui segnali di un recupero in Europa, temiamo che l’assenza di riforme che stimolino la crescita possa essere confermata di nuovo da una performance deludente (del Pil) su base nominale”.
Questo, in un contesto in cui l’inflazione europea viaggia attorno allo 0,7%. La Bce potrebbe darsi da fare per evitare la deflazione. Ma “una domanda chiave è ancora rappresentata da cosa farebbe la Bce nel caso di deflazione reale (prezzi che scendono ulteriormente alimentando la recessione)”, visto che l’Eurotower ha più volte ripetuto di avere le mani legate nell’acquistare bond governativi.