Non provengono buone notizie da Sogefi. La società ha portato a termine il 2013 facendo registrare un calo dell’utile netto a 21,1 milioni di euro, in confronto ai 28,2 mln dell’esercizio precedente.
La situazione è di quelle da valutare nei minimi dettagli per comprendere l’entità della perdita. Una perdita di 7 milioni di euro in un anno, che suona come un campanello d’allarme.
I ricavi, come si evince da una nota della società del gruppo Cir, sono aumentati dell’1,2% da 1,319 a 1,335 miliardi di euro e il risultato operativo ha messo a segno un incremento del 16,6% da 92,4 a 107,8 milioni. L’Ebit, e’ salito del 9% da 63,4 a 69,1 milioni, e l’indebitamento netto si e’ ridotto a 304,6 milioni dai 339 milioni al 30/9/2013.
Il Consiglio di amministrazione ha inoltre deciso di proporre all’assemblea dei soci di “non deliberare la distribuzione di un dividendo, al fine di salvaguardare la solidita’ patrimoniale della societa’ in vista dell’intensificazione delle azioni di ristrutturazione che la stessa ha effettuato nel corso dell’anno 2013 e che intende effettuare anche nel 2014 per raggiungere una presenza produttiva piu’ idonea agli attuali livelli di domanda di mercato. L’esborso di cassa di tali azioni sara’ concentrato nel 2014”.
Sogefi, dunque, ha in mente le contromisure da adottare per il 2014. Una di queste è evitare la delibera della distribuzione di un dividendo così da salvaguardare la solidità patrimoniale della società nell’ottica di nuove azioni tese a consolidare nuovamente la struttura del gruppo dopo un 2013 votato alla presenza produttiva maggiore lungo tutto il territorio. L’adeguamento alla domanda, in quest’ottica, verrà pertanto reiterato anche nel corso del 2014.