L’adozione di un bambino, attraverso il lungo iter in genere richiesto dal percorso delle adozioni internazionali, può rappresentare, oltre che un impegno a livello di risorse individuali e di tempo, anche un certo impegno finanziario. Per far fronte alle spese che gli aspiranti genitori devono affrontare in caso di adozione, oggi le banche e gli istituti di credito propongono una serie di prodotti di credito sempre più specializzati.
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L’adozione internazionale di un bambino, infatti, può arrivare a richiedere un impegno finanziario anche pari a 20 o 30 mila euro, a seconda del Paese di origine del bambino e dei mediatori internazionali che si occupano dello sviluppo delle pratiche necessarie. Di conseguenza, anche se la crisi economica ha ridotto la percentuale delle adozioni italiane – si parla di circa un 22 per cento in meno rispetto agli anni passati, sono comunque numerose le coppie che si rivolgono alle banche per avere liquidità aggiuntiva.
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Dal canto loro, quindi, le banche e gli istituti di credito offrono ai nuclei familiari prodotti come mutui a fine liquidità o finanziamenti specifici, offerti in genere a condizioni più agevolate rispetto ad altri prodotti. Per avere questo credito, infatti, può non esserci bisogno di pagare le spese di istruttoria o di presentare garanzie aggiuntive, ma il finanziamento viene erogato alle stesse condizioni di un prestito chirografario.
Per la concessione dell’importo la banca richiede in genere solo la presentazione della documentazione relativa all’azione unita ai propri documenti personali.