L’IMU, oltre ad essere la tassa più odiata dagli italiani, insieme alla TARES che da dicembre subirà un aumento, è anche il punto caldo di tutte le campagne elettorali. Per le elezioni politiche del 2013 se ne sono sentite di tutti i colori ed ora la patata bollente passa nelle mani del governo Letta. Secondo gli analisti la questione IMU potrà essere affrontata in 3 modi. Vediamo insieme quali.
►L’IMU resta nonostante le promesse
La prima soluzione, quella probabilmente più facile, consiste nel lasciare invariata la tassa. Il Governo Letta, infatti, prima di occuparsi dell’imposta municipale sugli immobili, deve affrontare argomenti più urgenti nell’agenda politica ed economica del paese: l’occupazione, i soldi per finanziare la CIG in deroga, gli esodati e l’aumento dell’IVA che a luglio passa al 22 per cento.
► Ancora un rinvio per la TARES
La seconda soluzione è quella dell’abolizione dell’imposta sulla prima casa che è un po’ il cavallo di battaglia del centrodestra. L’abolizione dell’IMU è stata sostenuta a gran voce da Berlusconi ma poi resta difficilmente sostenibile a livello economico visto che occorrerebbe trovare gli 8 miliardi “persi” con l’IMU in altre imposte, magari sugli alcolici e i giochi.
La terza soluzione che invece è propria del PD è la riduzione dell’imposta che costringerebbe il governo a cercare altrove una copertura di 2,5 miliardi di euro.