La fusione tra l’italiana Sorin e l’americana Cyberonics, aziende specializzate nel settore dei dispositivi medici, è più vicina.
Il Tribunale di Milano ha rigettato l’opposizione dell’avvocatura dello Stato all’unione, permettendo di proseguire il processo di integrazione che condurrà alla nascita di un leader globale nelle tecnologie medicali.
Sorin – si legge in una nota del gruppo italiano – comunica la decisione a favore sull’azione di opposizione dei creditori, intentata dall’avvocato dello Stato di Milano per fermare la prospettata operazione di integrazione nella società di nuova costituzione Livanova. Facendo seguito all’udienza del 17 agosto, la sezione civile del tribunale di Milano ha oggi emesso una decisione favorevole consentendo così il proseguimento dell’operazione.
Lo scorso luglio l’avvocatura dello Stato, su richiesta del Ministero dell’Ambiente, si era opposta alla fusione che avrebbe lo scopo, secondo l’accusa, di allontanare eventuali responsabilità nella causa per inquinamento ambientale, tuttora in corso, nei confronti della ex controllante Snia. “Accogliamo con soddisfazione il rapido riesame della questione da parte del Tribunale e continuiamo a fare progressi verso la costituzione di Livanova – ha commentato André-Michel Ballester, amministratore delegato di Sorin – da parte nostra continueremo altresì a dialogare in modo costruttivo con le competenti autorità italiane sulle questioni insorte”.
Un comunicato congiunto delle due società ha poi spiegato che la fusione, che darà appunto vita a Livanova, passerà al vaglio dell’assemblea degli azionisti della società Usa il prossimo 22 settembre, dopo aver ricevuto l’ok dei due cda e dell’assemblea dei soci Sorin. L’assemblea straordinaria, informano le due società, si terrà alle 10 ora locale, nella sede di Cyberonics a Houston, in Texas. Avranno diritto di voto gli azionisti di Cyberonics al termine della giornata lavorativa di oggi. Le due società prevedono che l’operazione si perfezioni nel corso del quarto trimestre del 2015.