Outlook negativo per l’ Italia dei prossimi mesi, anzi, decisamente nero. Anche l’ agenzia di rating americano Standard & Poors, infatti, ha abbassato le stime del nostro Paese, facendole passare dal precedente BBB+ all’ attuale BBB.
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Un risultato di certo non confortante per il mondo della finanza e per gli investitori, dal momento che, nella posizione attuale, l’ Italia si trova a due soli gradini di distanza dalla posizione più bassa, quella che in gergo tecnico viene definita junk, raggiunta la quale non sarà più consigliabile fare investimenti nel nostro Paese.
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A causare questa revisione a ribasso del rating italiano sono state, a quanto pare, le prospettive di crescita dell’ economia del Belpaese, che, secondo l’ agenzia americana subirà una contrazione dell’ 1,9%, con un debito pubblico che tenderà a salire verso il 129% entro la fine del 2013.
Il rating italiano, inoltre, potrebbe essere ulteriormente rivisto tra il 2013 e il 2014 a causa del rischio rappresentato dal possible disavanzo creato dal congelamento dell’ Imu e dalla procrastinazione dell’ Iva.
Il Presidente del Consiglio Enrico Letta, quindi, ha commentato il dato dicendo che ad ogni modo l’ Italia rimane un sorvegliato speciale a livello internazionale, a causa del suo alto debito pubblico.