«Ne prendo atto con soddisfazione anche se siamo ancora di fronte a notizie di stampa. Abbiamo fatto bene a porre il problema».
«Voglio chiarire che, un conto è se si dice che bisogna risparmiare nella sanità attraverso la riorganizzazione e modernizzazione e su questo noi ci siamo impegnati sottoscrivendo il Patto per la Salute. Se invece vuole ridurre il fondo sanitario, allora questo incontrerebbe la nostra opposizione». E’ quanto afferma il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino replicando alla risposta del governo, che ha escluso l’idea di tagli alla sanità.
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«Spero davvero che il governo non tagli i fondi della sanità alla Lombardia: sarebbe una dichiarazione di guerra». Dice il presidente della Regione, Roberto Maroni. «Con il Governo abbiamo raggiunto risultati straordinari nella sanità, dando prova di grande responsabilità, a partire dall’intesa sul Patto per la salute, fino a quella sul riparto del Fondo sanitario nazionale. Ma i patti si rispettano»: afferma il governatore della Campania, Stefano Caldoro. «Nessuno si sottrae alla partita dell’efficientamento – ha detto Caldoro – ma diversa cosa sono i tagli dopo che erano stati siglati precisi accordi». «Il governo è ostaggio degli spreconi e continua a punire Abele e a premiare Caino»: afferma il governatore del Veneto Luca Zaia.
«La speranza che fosse ormai sepolta l’idea di depauperare ulteriormente il sistema sanitario nazionale, vittima designata di tutti i governi più recenti, rischierebbe di scomparire sotto una nuova e pesante sforbiciata dell’esecutivo in carica. Facendo riferimento ai cosiddetti sprechi e sovrapposizioni, i media parlano infatti esplicitamente di riduzione lineare di 3 miliardi sul budget corrente». In questo modo, in una nota, Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio.