E’ sempre più importante capire come scegliere il conto corrente più adatto alle proprie esigenze. Una delle domande principali è: conviene farlo online oppure recarsi allo sportello? Le ricerche più recenti affermano che mediamente chi non usa mai internet per il conto spende 120 euro l’anno. Chi utilizza il conto online 82 euro. La tendenza, in ogni caso, è quella di ridurre il più possibile le spese.
Secondo Bankitalia, i costi medi per la gestione di un conto sono scesi per il terzo anno consecutivo. Ora si attestano mediamente a 105 euro, 4 euro in meno rispetto al 2010 e di e 8 euro in meno rispetto al 2009.
Costi nasconsti
Tuttavia, qualcosa non torna a fine anno. Le tasche dei correntisti sono comunque vuote. Ciò accade perché, malgrado la continua riduzione delle spese fisse, le spese variabili continuano a incidere e non poco. Per capire come mai è così, è opportuno fare una scomposizione della spesa. Bankitalia, nel suo ultimo rapporto, afferma che al netto delle commissioni versate sugli scoperti e i finanziamenti in conto corrente, la spesa media si aggira intorno agli 88,3 euro (2,8 in meno del 2010). Il 57,3 per cento è composto dalla parte fissa, mentre quella variabile copre il 26,2 per cento e la quota rimanente (16,5 per cento) riguarda commissioni sugli utilizzi a debito.
In altri termini, la diminuzione dei costi è dipesa dalla flessione della parte fissa (-4,3 euro) e dalle minori commissioni sugli utilizzi (-1,7 euro). Il complesso delle spese variabili, invece, è aumentato di 1,5 euro, anche per il maggior numero di operazioni effettuate in confronto all’anno precedente.