Da oggi entra in vigore un nuovo strumento più affinato per combattere l’evasione fiscale che considera le spese delle persone e i redditi. Lo strumento è il nuovo spesometro che è stato proposto dall’Agenzia delle entrate per tracciare il profilo fiscale dei contribuenti italiani. Vediamo come funziona.
Il controllo con il nuovo strumento concerne gli acquisti effettuati lo scorso anno e considera le spese pari o superiori a 3 mila 600 euro. Gli ambiti di acquisti considerati sono le automobili, i gioielli, l’abbigliamento, gli accessori di lusso e i viaggi. I settori quindi che riguardano le spese non proprio fondamentali. Lo spesometro fa un incrocio tra le spese effettuate e il reddito percepito e traccia un profilo del contribuente. Se lo stesso profilo non è congruente, la persona dovrà spiegare al fisco il motivo di questa differenza. In questo modo, se una persona spende più di quanto guadagna e questo può essere dimostrato dagli acquisti, dovrà dimostrare che ha avuto altre fonti lecite su cui si è basato, altrimenti si potrà parlare di evasione fiscale. L’incongruenza tra spese e reddito apre quindi una pratica di approfondimento dell’Agenzie delle entrate sul contribuente che riguarderà delle verifiche.
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I commercianti e gli operatori finanziari di carte di credito e bancomat sono tenuti a comunicare le vendite entro il 22 e 30 aprile. Gli operatori e i centri di assistenza sono chiamati a fare gli straordinari dopo il ponte pasquale per rispettare i tempi di legge in quanto non sono state date proroghe. C’era stata una protesta in questo senso per l’invio, ma la posizione non è cambiate e le date non sono state cambiate.