Il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi è tornato a parlare del tema della crescita nel corso del suo intervento all’Assemblea pubblica dell’ associazione degli industriali italiani. E lo ha fatto stabilendo in primo luogo una serie di priorità che servono al Paese per invertire la tendenza economica dominante.
> Le priorità per il nuovo governo secondo Squinzi
Tra queste tre sono di fondamentale importanza: il lavoro, che in Italia costituisce una vera emergenza, gli investimenti nelle infrastrutture e nella ricerca, e infine la riduzione del costo dell’ energia.
> Per Squinzi è necessario detassare il costo del lavoro
Per quanto riguarda il lavoro, il problema va affrontato in modo strutturale, intervenendo su costo, produttività e norme, al fine di abbassarne gli oneri per le imprese, incentivarne l’ efficienza e favorire il ricambio generazionale.
Serve poi un piano per il rilancio degli investimenti, anche attraverso la realizzazione delle opere pubbliche. Bisogna favorire le detrazioni e far fronte al dissesto idrogeologico del territorio.
E’ neceszario, infine, ridurre il costo dell’ energia.
La risorsa più importante di tutte, però, secondo il Presidente di Confindustria, deve continuare ad essere la vocazione permanente industriale e manifatturiera dell’ impresa italiana in tutte le sue forme. Così Squinzi ha chiesto al Governo di impegnarsi a far sì che le misure per la crescita nazionale non siano solo a costo zero, bensì a saldo zero.