Statali: sblocco dei contratti nel 2015?

Home > Lavoro > Mercato del Lavoro > Statali: sblocco dei contratti nel 2015?

 L’augurio è che lo sblocco del rinnovo dei contratti possa esserci a partire dal 2015, in base all’andamento economico dell’Italia. Questo è il succo del discorso del ministro della Pubblica amministrazione, Gianpiero D’Alia, in relazione al blocco dei contratti deciso dal precedente governo e confermato dall’esecutivo guidato da Enrico Letta.

In ogni caso questo non toglie che al tavolo con i sindacati della prossima settimana si discuterà anche di ciò al fine di individuare un percorso capace di introdurre novità sul rinnovo. E’ possibile cominciare a parlare della parte normativa del contratto, almeno secondo il Ministro.

D’Alia ha poi dichiarato che “Le risorse per i contratti non ci sono poiché ci sono altre priorità come il lavoro e il fisco. Il blocco dei contratti è un grosso sacrificio per i dipendenti pubblici – ha ammesso – ma fa parte dei sacrifici che stanno facendo tutti gli italiani”.

Stando a quanto detto dal Ministro, in ogni caso, sarà necessario procrastinare il blocco dei contratti anche durante il prossimo anno.

Parole espresse a margine del convegno di apertura del Forum Pa rinnovando la necessità, da parte del governo, di dare la priorità per le risorse a chi un lavoro non ce l’ha.

Il rinvio della convocazione dei sindacati prevista oggi è dovuto solo a “uno slittamento di natura esclusivamente tecnica per alcune esigenze sia nostre che dei sindacati”, ha poi spiegato lo stesso ministro. “Le riforme importanti si devono attuare con il consenso e con la complicità dei lavoratori e per fare questo c’è la necessità di aprire un tavolo serio e sereno con le organizzazioni sindacali – ha sostenuto – e ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità”. “In questo momento di ristrettezza economica – ha dichiarato D’Alia- occorre fare squadra ed essere solidali per migliorare il settore pubblico che significa offrire ai cittadini più servizi e al paese prospettive di sviluppo”.

 

Lascia un commento