Dopo aver saltato l’appuntamento della prima settimana di luglio, durante la quale abbiamo assistito all’evento non-evento rappresentato dalla conferenza stampa della BCE in concomitanza dei Non Farm Payrolls, la BoE è pronta ad incontrarsi questo giovedì.
E dopo le parole del governatore Carney durante l’ultimo mese, non escludiamo che, di fronte ad un mancato intervento al fine di ridimensionare l’apporto di liquidità al sistema economico britannico, il pound possa reagire inizialmente mostrando il disappunto di investitori che stavano cominciando a sperare in un ritocco delle linee di politica monetaria (rialzo di tassi e riduzione del QE).
> La sterlina britannica mostra ancora poca volatilità
Sì, perché il governatore della BoE non ha certo deciso di mandarle a dire al mercato, con due dichiarazioni all’interno delle quali ha esplicitato come l’istituto centrale inglese potrebbe decidere di alzare il costo del denaro prima di quanto il mercato si attenda, andando a lasciare intendere che non è tanto il livello di ritocco dei tassi d riferimento principali per il sistema bancario la variabile critica, quanto il ritmo degli eventuali rialzi e la data di partenza della politica monetaria restrittiva (o meglio definibile come di rientro dalla situazione straordinaria vissuta negli ultimi anni) spiega Dailyfx. Se non dovessimo assistere a nessuna decisione, è possibile che il mercato in seguito veda ad acquistare nuovamente sterline, puntando ai livelli di target di medio periodo evidenziati in poco oltre 1.7200, soprattutto nel caso in cui dovessimo assistere a pubblicazioni di segno verde sul fronte della produzione industriale e manifatturiera (che seguiremo invece oggi alle ore 10.30 in diretta), dati che potrebbero portare a buone reazioni a rialzo della valuta di sua maestà, sia contro euro che contro dollaro.