Entro fine 2015 Abercrombie & Fitch smetterà di obbligare i propri dipendenti newyorchesi ad essere reperibili e a lavorare in turni che possono essere cancellati anche all’ultimo minuto, il cosiddetto “On-Call Scheduling“. In realtà questa scelta è legata ad un avvertimento ottenuto dall’azienda.
La cronaca narra che il marchio d’abbigliamento americano abbia ricevuto dal procuratore generale dell’Empire State Eric Schneiderman, una lettera spedita anche ad altri 13 gruppi retail incluso Victoria’s Secret per chiedere di abbandonare questa pratica, l’On-Call Scheduling, controversa e potenzialmente illegale.
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La svolta è nell’annullamento di questa pratica. Ai dipendenti sarà dunque fornito l’elenco dei turni settimanalmente ma si conserverà la possibilità di fare degli straordinari. Fino a questo momento i lavoratori che si rendevano disponibili a lavorare, se all’ultimo minuto vedevano cancellarsi il turno non solo non venivano retribuiti ma dovevano anche gestire altre faccende, per esempio nel caso avessero fatto ricorso ad una babysitter per i bambini.
Abercrombie allora ha deciso di spiegare alla stampa che i dipendenti dell’azienda riceveranno i propri turni con una settimana di anticipo. A loro viene però data la possibilità di coprire eventuali turni aggiuntivi con breve preavviso. Nella lettera ha aggiunto che l’azienda attuerà la nuova policy a partire da settembre negli store di New York prevedendo di estenderla successivamente a livello nazionale. A NY il gruppo attualmente conta 14 negozi Abercrombie & Fitch, 23 store a marchio Hollister e otto Abercrombie Kids.