Quasi due milioni di persone appassionate di cibo di strada si sono avvicinate allo streetfood nelle 28 tappe del festival promosso anche nel 2015 dall’Associazione nazionale Streetfood, la prima in Italia che dal 2004 si occupa di promuovere la cultura e la tradizione del vero cibo di strada italiano.
In numeri dell’evento sono molto interessanti e fanno emergere un quadro dell’Italia molto interessante. Si può rinunciare a molti elementi lussuosi ma non al cibo in ogni sua sfaccettatura. L’associazione spiega in una nota qual è stata la misura del successo dell’evento.
“Numeri impressionanti che fanno da sfondo al successo di un anno di iniziative ed eventi organizzati dal Nord al Sud dello Stivale. Da Belluno a Foggia, passando per Arezzo, Perugia e Pescara. Non solo grandi centri cittadini, ma anche piccoli borghi e città di provincia che hanno scelto l’offerta dell’associazione Streetfood per animare i fine settimana dell’anno”, sottolinea una nota.
“Un successo, quello del 2015, che premia il lavoro che portiamo avanti come associazione ormai da oltre un decennio – spiega il presidente e fondatore di Streetfood, Massimiliano Ricciarini – e che proprio con il 2016 ci vedrà ancora impegnati in Italia, ma non solo, per la promozione di territori, tradizioni, culture e naturalmente i cibi di strada che li rappresentano”.
In tutta Italia sono state accolte dagli stand quasi due milioni di persone che hanno consumato oltre 1 tonnellata di fritto di pesce e 600 quintali tra patate fritte tradizionali e tipo ‘tornado’. Oltre 50 mila piadine, poi ancora 100 mila arancine, 800 kg di Pane ca’ Meusa, 500 kg di panelle. Oltre una tonnellata di paella spagnola, 60 quintali di carne argentina e 40 quintali di lampredotto. Dalla Puglia sono arrivati più di 70 quintali di bombette e 600 sono i kg di lime per i cocktail ‘on the road’. Dall’Abruzzo 120 mila arrosticini e dalla Toscana 600 kg di carne Chianina per hamburger.
“Un successo non solo per gli organizzatori degli eventi, ma da condividere con gli operatori economici del settore – si osserva – e le realtà territoriali che hanno creduto in questo progetto. Anche decine di eventi collaterali, momenti di confronto e convegni, un concorso dedicato alla stampa nazionale e decine di concerti che hanno fatto da sfondo alle varie tappe”.
Da marzo 2016 ripartirà ufficialmente lo Streetfood Tour, che già ha un programma ben delineato che sarà presentato ad anno nuovo.