Non è una scadenza che riguarda la totalità dei contribuenti italiani ma certamente ha un suo peso ed è inserita nel calendario dell’Agenzia delle Entrate. Alla fine del mese si dovrà pagare il superbollo, vale a dire l’addizionale erariale alla tassa automobilistica tradizionale, il bollo.
Si tratta di un’imposta fiscale voluta dal governo Berlusconi che aveva pensato di battere cassa a tutti i possessori di macchine di grossa cilindrata desumendo che un possedimento del genere è indice anche di un certo benessere economico.
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Il gabinetto Berlusconi ha quindi definito il superbollo per tutte le auto che superano i 225 Kw di potenza, una soglia che poi è stata abbassata dal governo Monti e portata fino a 185 KW, con un conseguente inasprimento delle quote richieste agli automobilisti facoltosi.
Per ogni Kw che si eccede il limite stabilito, il contribuente deve versare 20 euro in più rispetto al bollo tradizionale.
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Devono pagare il superbollo gli acquirenti con patto di riservato dominio, ma anche gli utilizzatori a titolo di locazione finanziaria e gli usufruttuari. Il calcolo dell’importo da pagare può essere fatto direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Si ricorda che si ha uno sconto sulla base dell’anzianità del mezzo. Per esempio se la macchina ha piu’ di 10 anni si pagano 12 euro invece che 20 per i kw eccedenti.