Sussidio alla disoccupazione, la proposta di Renzi

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 Nel jobs act di Renzi anche Naspi che è un sussidio di disoccupazione universale, a sostegno di tutti coloro che perdono il posto, inclusi i meno protetti tra i precari, come i collaboratori a progetto, oggi fuori da quasi tutti i sostegni. Il piano dovrebbe costare 1,6 miliardi in più di quanto oggi si spende per i sussidi, quindi 8,8 miliardi in tutto, ma garantirà protezione anche a quel milione e 200 mila lavoratori che ora ne sono privi.

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La Naspi spetterà a tutti coloro che perdono il posto di lavoro e hanno lavorato almeno tre mesi. Sarà di durata più lunga, al massimo due anni per i lavoratori dipendenti, anziché uno o uno e mezzo (come ora l’Aspi, per chi è sotto o sopra i 55 anni) e al massimo sei mesi per gli atipici, come i cocopro.

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L’entità del sussidio sarà per tutti al massimo di 1.100-1.200 euro mensili all’inizio del periodo di copertura e passerà verso i 700 euro alla fine, così come previsto dalle regole Fornero in vigore (75% della retribuzione dell’ultimo periodo con i tetti citati, percentuale che scende del 15% ogni sei mesi). Dunque l’importo è lo stesso, ma la durata no.

Per quel che riguarda i contratti, si punta ad una riduzione di quelli esistenti oggi (almeno 40) con il passaggio al contratto unico a tempo indeterminato e a tutele crescenti per i tanti giovani che si trovano senza lavoro; è inoltre previsto un nuovo codice del lavoro e Agenzia unica federale, come polo di coordinamento dei centri per l’impiego attuali.

 

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