Lo Ior truffato per diversi milioni di euro da un gruppo di persone facenti capo a un uomo di Pescara. L’uomo è riuscito a raggirare il Mons. Francesco Cuccarese, Arcivescovo di Pescara e Penne e legale rappresentante della Fondazione benefica “In Veritate et Charitate”. L’uomo, nato in Argentina, 43 anni, era quindi a capo dell’organizzazione che è riuscita a truffare lo Ior e alcune banche svizzere e messicane per oltre 900 milioni di dollari attraverso dei falsi titoli di Stato esteri.
La truffa ha funzionato in questo modo. Nel 2010, ad Aprile, la “In Veritate et Charitate” ha ricevuto venti titoli messicani della Deuda Bancaria Publica de la Tesoreria de la Federacion Mexicana. I titoli sono stati emessi nel 1930 e sono stati proposti come milionari. L’organizzazione ha presentato dei documenti falsi per giustificare l’elevato valore dei titoli, che corrispondeva a più di 45 milioni di dollari americani per ognuno. Un valore fittizio totale di oltre 900 milioni di dollari. La truffa si quindi potuta portare avanti grazie alla produzione di falsa documentazione.
La Fondazione ha utilizzato i titoli come garanzia per ottenere un finanziamento dallo Ior che serviva per vari progetti umanitari tra cui la realizzazione di un ospedale pediatrico in Palestina. Il Mons. Cuccarese, estraneo alle indagini come i vertici dello Ior, ha inviato una lettera al Presidente e al Direttore della Banca Vaticana in cui li informava di avere ricevuto i titoli messicani da alcuni benefattori.
Nel 2011 le indagini hanno dimostrato il valore scarso dei titoli e gli stessi sono stati sequestrati. L’affare è quindi saltato e gli accertamenti hanno permesso di individuare altre truffe rispetto a titoli monetari che l’organizzazione stava piazzando in Messico e in Svizzera. L’obiettivo era quello di ricevere finanziamenti.
In Abruzzo, invece, due truffe sono andate in porto. A essere raggirate sono due persone che hanno anticipato dei soldi con la promessa di un investimento particolarmente fruttuoso.