La Svizzera ci prova con il reddito di cittadinanza, un’idea simile a quella proposta in Italia dal Movimento 5 Stelle. Un sogno prossimo a diventare realtà. Al momento, la raccolta delle 100 mila firme necessarie per il referendum su un reddito minimo garantito di 2500 franchi mensili, quasi 2000 euro, per ogni cittadino maggiorenne, è giunta a buon fine.
E i cittadini che non hanno ancora compiuto i 18 anni? Riceverebbero, dalla nascita, una cifra pari a 500 euro. Il reddito di cittadinanza svizzero non sarebbe relativo ad alcuna contro prestazione, né sarebbe da considerarsi “sostitutivo di un salario o di un’indennità perduti”. Oltretutto si tratterebbe di un reddito”individuale”, nel senso che verrebbe “corrisposto ai singoli e non alle famiglie”. In Svizzera la vedono come una maniera per fronteggiare il capitalismo, che consentirebbe all’umanità un atterraggio in dolcezza senza troppi traumi.
Mediante il reddito di base assicurato i cittadini svizzeri potrebbero essere sollevati dalla necessità di trovare un lavoro, peraltro sempre più raro, ad ogni costo, disponendo della possibilità di scegliere l’attività a loro più congegniale, per contribuire al processo sociale e a porre le basi di una società postindustriale rispettosa della natura.
Molti sperano che l’idea vada in porto. Inoltre, molti sperano che anche in Italia possa essere promossa una proposta del genere.