Il colosso finanziario olandese ING, punto di riferimento in Italia per Conto Arancio, ha terminato il quarto trimestre del 2012 con un utile netto di 1,43 miliardi di euro che in altri termini rappresenta un significativo 0,38 euro per azione. Si tratta di una crescita in confronto al corrispondente dato del 2011, che era di 1,18 miliardi di euro. Un dato che è però al di sotto delle aspettative degli analisti.
Il ramo assicurativo ha raggiunto redditi da premi lordi per 4,66 miliardi di euro, ponendosi dunque in calo in confronto ai 4,75 miliardi del quarto trimestre 2011. Il margine di interesse delle operazioni bancarie fa registrare una flessione da 3,04 a 2,84 miliardi di euro, mentre aumentano le commissioni da 845 a 878 milioni di euro. La voce Total Investment&other income frutta 1,23 miliardi di euro contro i 490 milioni di euro del quarto trimestre 2011 portando in territorio positivo i risultati del gruppo.
I risultati del gruppo finanziario tengono anche in considerazione numerose e importanti cessioni che la ING sta sostenendo per ripagare il costo del salvataggio pubblico da parte dello Stato olandese. ING ha dichiarato che taglierà più di 1.400 posti di lavoro in Olanda nonché altre 1000 posizioni in Belgio.
Già durante lo scorso novembre era stato annunciato il taglio di 2.350 posti di lavoro nelle unità di banca commerciale e nella divisione assicurativa. Il costo di questi tagli dovrebbe aggirarsi intorno ai 452 milioni di euro dopo le imposte, ma ridurre i costi annuali di circa 1 miliardo di euro entro il 2015.
La congiuntura economica, come ha evidenziato il management, rimane sfidante. Il core tier 1 ratio della banca è sceso dal 12,1% di fine settembre all’11,9% di fine dicembre 2012.