Tagli alle auto blu dal 2015

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L’esecutivo guidato da Matteo Renzi ha deliberato un drastico taglio alle celebri automobili autolizzate dalle Pa per necessità di servizio e necessità di rappresentanza, le cosiddette auto blu.

In questo modo il Governo eliminerà una fetta dei costi che gravano sui conti pubblici. Il decreto ministeriale contempla una diminuzione graduale per il 2015. La normativa, resa pubblica sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 11 dicembre darà ad ogni amministrazione un numero massimo di cinque automobili.

Come avverranno i tagli? Gli enti che al momento hanno nel loro parco macchine fino a 50 auto blu, entro due mesi dovranno ridurre la loro ‘collezione’. Gli enti che ne hanno fino a 100 avranno tempo fino al giugno 2015 per diminuire il numero. Non si andrà oltre questo mese, e in ogni caso l’ultimatum per mettersi in regola con il provvedimento è stato fissato alla fine del 2015.

Per quanto concerne la riorganizzazione del parco auto, il provvedimento statuisce che per le Pa con meno di cinquanta dipendenti l’auto a disposizione dovrà essere solo una; quelle con un numero di addetti tra i 51 e i 200 avranno due auto blu. Se l’amministrazione dispone di un personale ancora più esteso ma sotto i quattrocento dipendenti le auto blu a disposizione saranno tre, fino a un massimo di cinque per gli enti con oltre seicento dipendenti. Solo il Presidente del Consiglio e i vertici del Governo godranno di alcune eccezioni: nel decreto si legge che in aggiunta ai limiti fissati può essere attribuita un’ulteriore autovettura, in uso esclusivo e limitatamente al periodo di durata dell’incarico, al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri.

 

 

 

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