Le imprese italiane e tutto il settore industriale nostrano, in questo momento, attraversa una crisi che in numerosi report è descritta come allarmante. Nel mese di aprile, per esempio, c’è stato un calo delle importazioni e delle esportazioni.
In più il presidente di Confindustria ha ribadito al premier Letta che il nord del paese è in un momento drammatico per via della fiscalità troppo rigida, del costo del lavoro troppo alto e via discorrendo. La crisi del nord Italia potrebbe portare presto nel baratro l’intero paese.
►Squinzi pessimista sull’Italia
Per il momento dobbiamo prendere atto di una condizione: gli italiani non consumano più come un tempo. A marzo, per esempio i consumi alimentari sono cresciuti lievemente per via della Pasqua ma i consumi non alimentari sono letteralmente crollati.
►Moody’s taglia il rating di Telecom Italia
C’è qualcuno che si salva in questa baraonda? Sicuramente sì, ma non bisogna riporre troppa fiducia nelle grandi aziende, per esempio Telecom Italia che sta discutendo dell’acquisizione di Tre Italia ma nello stesso tempo ha un debito troppo elevato e si muove goffamente in un mercato sempre più difficile.
Sono queste le considerazioni che hanno portato l’agenzia di rating Standard&Poor’s a tagliare il rating dell’azienda tricolore i cui titoli sono passati da BBB al livello BBB-. Appena un gradino il livello “non investment grade”.