Ha iniziato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a tagliare i costi del mantenimento della sua sede e di tutto ciò che ne compete: due misure di contenimento che porteranno ad un risparmio di circa 10 milioni di euro per i prossimi tre anni, ai quali si affianca la rinuncia all’adeguamento del fabbisogno di bilancio all’inflazione.
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Ora arriva anche la Camera dei Deputati, con un doppio passo che mira a ristabilire la credibilità dei politici e della struttura amministrativa e gestionale del governo.
In primo luogo, infatti, tutti i cittadini potranno consultare i bilanci della Camera – sezione «Spese e trasparenza» del sito di Montecitorio – e i documenti relativi ai bandi di gara, le spese per i vari lavori, la retribuzione del personale e gli emolumenti corrisposti ai deputati.
Ma non solo. Infatti l’Ufficio di presidenza della Camera ha già approvato tagli ai costi per circa 8,5 milioni di euro. Una cifra piuttosto alta – il 2,6% in più rispetto a quanto previsto dai tagli approvati dalla precedente legislatura – che arriveranno dal taglio di 3 milioni all’anno al fondo attribuito ai gruppi parlamentari e di altri 5,5 milioni di euro che saranno risparmiati sugli appartamenti di servizio per il presidente della Camera, per i vicepresidenti e per i questori, dalla riduzione del 30% delle indennità di carica, dal taglio del 25% della spesa per il personale di segreteria, dalla soppressione dei fondi di rappresentanza singoli e dal dimezzamento del fondo generale di rappresentanza.
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Tagliate anche le spese per le auto blu. La dotazione monetaria a disposizione della Camera si ridurrà, con questi provvedimenti, di 150 milioni di euro in 3 anni.