Tagliato da B1 a B3 il rating del gruppo Fiat, per mano di Moody’s. Nel contempo, il giudizio sul debito erogato dalle controllate del gruppo scende da B2 a B1. Le controllate sono Finance and Trade Ltd Sa e Finance North America, nonché Finance Canada.
Passano da negativo a stabile gli outlook su tutti i giudizi. Si conclude in questa maniera il processo di revisione avviatosi il 7 gennaio 2014. Falk Frey, Senior Vice President dell’Agenzia e analista a capo del gruppo Fiat ha spiegato che il rating dell’azienda è stato abbassato per via delle prestazioni più deboli delle attese in merito allo scorso anno fiscale. La previsione da parte di Moody’s è che la compagnia dovrà tenere in considerazione nuove e importanti sfide al fine di rispettare la sua guidance per il 2014.
Tuttavia, Frey teme che la azienda possa non essere in grado di far fronte ad ulteriori deterioramenti della redditività nelle sue operazioni in America Latina mediante il miglioramento atteso in altre regioni e nella sua divisione Luxury and Performance.
Le misure dell’agenzia Moody’s tengono in forte analisi anche l’esborso di 1,27 miliardi in connessione con l’acquisto del 100% di Chrysler Group.
Nella giornata di oggi, dunque, Moody’s Investors Service ha oggi ridotto il corporate family rating (Cfr) e il probability default rating (Pdr) di Fiat rispettivamente a B1 da Ba3 e a B1-PD da Ba3-PD. I riflettori sono dunque tutti quanti puntati sull’azienda torinese, una delle osservate speciali da parte dell’agenzia di Rating ma anche da parte del mercato nei prossimi mesi.