Taglio ai tassi di interesse in Cina

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La People’s bank in Cina ha deciso di tagliare il tasso di interesse sui prestiti a un anno di 0,4 punti percentuali al 5,6% e quello relativo ai depositi, sempre a un anno, di 0,25 punti dal 3% al 2,75%, a partire dal prossimo 22 di novembre.

I tassi sui depositi saranno stabiliti dalla stessa PboC volta dopo volta, ma la banda di oscillazione ora è più ampia in quanto il limite superiore è rimasto al 3,3%.

Nel contempo, la PboC ha reso più morbidi i limiti sulle emissioni di prestiti all’economia reale che gli istituti commerciali sono tenuti a considerare, ora pari a 1,2 volte il livello benchmark dal precedente cap dell’1,1, offrendo agli istituti di credito più flessibilità sui tassi dei depositi.

Il taglio dei tassi sui prestiti offrirà uno stimolo a quella che è la seconda economia al mondo, dal momento che la maggior parte degli economisti si aspettava che il Paese non centrasse il suo obiettivo di crescita del 7,5%. Quest’anno il prodotto interno lordo cinese rischia di essere il peggiore in 24 anni. L’ultima volta che l’Istituto centrale cinese ha tagliato i tassi è stato nel luglio del 2012.

La liberalizzazione sui tassi darà sostegno ai consumi e la PboC ha poi spiegato che la crescita del Paese prosegue a una velocità discreta e che la politica monetaria manterrà un andamento prudente, senza necessità di misure di stimolo aggressive.

Oggi la Banca centrale cinese ha anche attuato una mega manovra a sorpresa per evitare un credit crunch, offrendo 50 miliardi di yuan (circa 8,17 miliardi di dollari) di fondi a breve termine a supporto del sistema finanziario. Nel frattempo, l’agenzia internazionale Standard & Poor’s ha bocciato a junk (spazzatura) metà del debito pubblico del Paese. Uno strategist ha spiegato:

La mossa sui tassi della PboC non è una completa sorpresa dopo il debole indice pmi manifatturiero di ieri e il calo dei prezzi delle case a ottobre. Comunque, la Banca centrale ha alimentato un fuoco acceso dal presidente della Bce, Mario Draghi, che è stato molto chiaro sulla volontà di effettuare ulteriori annunci di politica straordinaria.

 

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