Saranno rivoluzionate da gennaio le tariffe elettriche e sinteticamente si può dire che sarà superata la struttura progressiva per le tariffe di rete e per gli oneri generali del sistema. Si lavora a questo cambiamento da diversi anni e si concluderà il percorso soltanto nel 2018.
L’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha diramato una nota esplicativa per indicare il processo di cambiamento che durerà tre anni, dal 2016 al 2018 al fine di garantire agli utenti di pagare in modo equo per i servizi che usano. Ecco come il Sole 24 Ore riporta e commenta il cambiamento delle tariffe elettriche.
> Eliminazione della tariffa progressiva penalizza le fasce deboli
«Sostenere la diffusione di consumi efficienti oggi penalizzati da costi eccessivi, semplificare e rendere più trasparente la bolletta, rendere quello che paghiamo più equo e realmente aderente ai costi dei servizi di rete». Questi – si legge nella nota dell’Autorità per l’energia – i principali obiettivi della riforma delle tariffe elettriche che, a partire dal primo gennaio 2016 e con ampia gradualità, tenendo conto dei risultati della sperimentazione, interesserà i 30 milioni di utenti elettrici domestici italiani. La riforma, introdotta dalla direttiva europea 27/2012 sull’efficienza energetica, recepita in Italia dal decreto legislativo 102/14 che stabilisce che sia l’Autorità ad attuarla, uniformandoci agli altri paesi europei, prevede che gradualmente venga superata l’attuale struttura progressiva delle tariffe di rete e per gli oneri generali di sistema (cioè con un costo unitario del kWh che cresce per scaglioni all’aumentare dei prelievi) introdotta circa quarant’anni fa a seguito degli shock petroliferi degli anni ’70.