È stato stabilito dal ministero dell’Economia che le scadenze dell’Iuc, composta da Imu, Tari e Tasi, 2014 ricalcheranno quelle Imu dello scorso anno, quindi 16 giugno e 16 dicembre. Per Tari e Tasi, i Comuni hanno la facoltà di stabilire date diverse, ma le scadenze devono essere due, di carattere semestrale.
Il Comune può modificare le date di pagamento o lasciarle a livello nazionale. Sulle aliquote Imu e Tasi, è stato trovato un accordo tra governo e Comuni con decisione di aumento della Tasi per finanziare le detrazioni destinate ai Comuni. L’aumento è dello 0,8 per mille da applicare, a discrezione dei comuni, sulla prima o sulla seconda casa, portando i rispettivi tetti per il 2014 rispettivamente al 3,3 per mille e all’11,4 per mille (inclusa l’Imu).
L’aliquota base della Tasi sulle prime case è del 2,5 per mille rispetto al 4 per mille. Per la Tari, vecchia tassa sui rifiuti, si pagherà dal 2014 in base ai metri quadri. Ma, chi non ha mai pagato l’Imu non pagherà la Tasi: è il nuovo impegno del governo a favore dei contribuenti.
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Quindi se i Comuni avranno libertà di decidere sulle detrazioni che saranno finanziate dalla maggiorazione, attuabile in misura variabile dallo 0,1 allo 0,8 per mille, nella scegliere se favorire gli sconti sulla prima casa o quelli sui figli a carico o possibili riduzioni di imposta a favore delle famiglie con basso reddito, i sindaci dovranno tener conto della novità annunciata dal governo.