Se il cittadino è impazzito quest’anno nella ricerca delle aliquote e nel calcolo degli importi dovuti al Comune, sappia che dall’anno prossimo lo Stato gli ha reso la vita più semplice con una tassa unica per le casa. Di cosa si tratta.
Le tasse che gravano su una casa sono molte più di una. All’inizio si doveva pensare soltanto all’ICI ma da quando questa è stata abolita sono stati trovati numerosi escamotage per garantire comunque un gettito importante alle amministrazioni locali. L’ICI è cambiata nella forma e nella denominazione ma resta insieme al Canone RAI una delle imposte peggio digerite dagli italiani.
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Questo per dire che non sopportano l’ICI né i proprietari di un immobile né i titolari di una proprietà commerciale. Figurarsi i commercialisti che devono calcolare il tributo dovuto all’amministrazione locale. L’incubo dell’ICI si è rinnovato con la TASI e con l’IMU fino al momento in cui Renzi con il suo governo ha deciso di cambiare il verso della tassazione.
A partire dal 2015, quindi, non si sa ancora come si chiamerà, ma ci sarà soltanto una tassa sulla casa. Il presidente del Consiglio spiega che l’imposta andrà a sommare IMU e TASI che hanno la stessa base imponibile. Ci sarà poi una semplificazione delle normative di riferimento e delle scadenze da rispettare. Il governo non ha fretta ma la legge di Stabilità potrebbe già contenere tutte le novità annunciate.
I tecnici delle Finanze stanno cercando di capire il meccanismo corretto per far sfociare tutte le imposte in un’unica tassa e vorrebbero che i soldi andassero a finire ai Comuni anche se ci sono una serie di nodi da sciogliere, ad esempio il calcolo della TASI che varia sulla base delle caratteristiche dell’utenza.
Come prima resterà la distinzione tra prima e seconda casa e la distinzione tra diverse tipologie di immobili.