Sono stati definiti i limiti antiusura per il secondo trimestre dell’anno. Ecco cosa un consumatore non deve mai accettare, come tasso, per i prestiti personali, i mutui e le altre forme di finanziamento che possono essere utili nella vita quotidiana.
Trimestralmente sono pubblicati i tassi antiusura, cioè i limiti di tasso che un prestito personale o un mutuo non devono superare se non vogliono che siano tacciati di usare. Sono definiti limiti anche per i conti correnti.
> Tassi antiusura – pdf del MEF
Da tali rilevazioni derivano le nuove soglie antiusura valide nel periodo dal 1° aprile 2015 al 30 giugno 2015 per tutte le principali operazioni di credito e finanziamento (mutuo, prestito, conto corrente, leasing, etc):
- per i mutui a tasso fisso il tasso soglia scende da 9,62% a 9,38%, mentre per i mutui a tasso variabile il valore di soglia è diminuito a 8,33% rispetto a 8,13%.
- il tasso di soglia per il credito finalizzato all’acquisto rateale nel secondo trimestre del 2015 è sceso di qualche punto rispetto al trimestre precedente: il tasso di soglia per i prestiti con per importi fino a 5.000 € è sceso da 19,02% a 18,76%, invece il tasso per prestiti con importi superiori a 5.000 € è passato da 16,11% a 16,15%;
- si rilevano cambiamenti anche per i tassi soglia relativi alla cessione del quinto, sia per quanto riguarda gli importi fino a 5.000 euro (da 19,67% a 19,68%), sia per quelli superiori (da 18,55% a18,33%). Scende da 18,98% a 18,51% il tasso previsto per il credito personale;
- per quanto riguarda i conti correnti, per le linee di conto con importi fino a 5.000 euro il tasso di soglia è salito da 18,52% a 18,57%, mentre per gli importi superiori a tale cifra si registra una leggera discesa da 16,46% al 16,45%.
Fonte: Segugio.it