Un’interessante analisi di Voxeu.org, a cura di Barry Eichengreen e Poonam Gupta, spiega il legame che può esserci tra tassi di cambio e volumi di esportazione dei servizi.
Il problema nasce dal fatto che le esportazioni dei servizi crescono in modo incredibile, di giorno in giorno. Se il tasso di cambio varia, oltre che sulle esportazioni di beni, si potrebbe avere un effetto sulle esportazioni di servizi. Gli analisti sono concordi nel ritenere plausibile questa corrispondenza ma fanno anche una distinzione tra i servizi.
Ci sono quelli tradizionali, etichetta sotto la quale sono ricompresi il commercio, i trasporti, il turismo, i servizi finanziari e quelli assicurativi. Ci sono poi i servizi moderni, come le comunicazioni computer e i servizi di informazione. Una variazione del tasso di cambio reale è rilevante soprattutto sul secondo insieme di esportazioni.
Il tasso di cambio nelle esportazioni di servizi, infatti, ha una variazione oscillante tra il 30 e il 50 per cento in più rispetto alle esportazioni tradizionali di merci. Il livello più basso di incidenza del tasso di cambio si lega ai minori costi fissi dell’operazione o all’elasticità dei prezzi.
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L’analisi, che ha preso in considerazione paesi sviluppati e paesi valutati in via di sviluppo, ha assimilato queste realtà rispetto al trend delle esportazioni.