La borsa di Teheran è la prossima piazza finanziaria che, secondo gli analisti, sarà interessata da una bolla. Quando scoppierà? Probabilmente entro il 2013, anche se le avvisaglie della crisi sono percepite da tempo.
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Sono circa 6 anni, neanche poco, che si parla del Teheran Stock Exchange, il Tse, il mercato azionario iraniano sul quale soltanto pochissimi coraggiosi hanno investito e che invece si è rivelato una fonte inesauribile di rendimenti.
In realtà, quando si parla del mercato finanziario di Teheran, sembra di essere sempre davanti ad un paradosso, visto che l’Iran è sempre sotto lo scacco delle sanzioni internazionali. Il paradosso sta nel fatto che all’aumento delle sanzioni, l’indice benchmark del Teheran Stock Exchange sale in alto.
Tanti altri dettagli risultano così trascurabili. Per esempio la borsa sembra non tener conto del fatto che l’indice inflazionistico ha superato il 20%, che la disoccupazione è a livelli elevatissimi e che le esportazioni petrolifere da cui Teheran ricava il 90 per cento del PIL, sono state praticamente dimezzate. A questo inconveniente si aggiunge poi il crollo della valuta nazionale.
Una situazione simile, in una delle borse del Vecchio Continente, ne avrebbe procurato il crollo. Ci si aspetta quindi un passo falso di Teheran da un giorno all’altro.