Il presidente di Telecom Italia Giuseppe Recchi ha dichiarato che il dossier Brasile sarà difficilmente aperto prima di Natale dal consiglio di amministrazione del gruppo.
Durante il 21 novembre scorso il board di amministrazione ha dato incarico al management di approfondire la questione e indagare sui vantaggi di una possibile fusione tra Tim Brasil e Oi, ma ha escluso che l’operazione verrà portata a termine con un incremento di capitale. Le due parti, dunque, potrebbero optare per un sostanzioso scambio di azioni.
Al momento dunque il management del gruppo sta studiando e analizzando il dossier. Una fase relativamente ‘calma’ in cui non ci saranno grandi annunci. Recchi ha infatti aggiunto:
L’operazione in Brasile in questa fase non ha annunci particolari da fare, su cosa faremo in futuro. Abbiamo avuto un mandato a studiare il problema, le opportunità e il caso. Ci siederemo con il cda che è il luogo sovrano e quando avremo finito porteremo le nostre proposte e valuteremo cosa fare. Detto questo, il Brasile resta per Telecom Italia un mercato molto importante. Negli ultimi anni il gruppo ha consolidato la sua presenza nel Paese attraverso acquisizioni strategiche mirate. Italia e Brasile sono per noi entrambi mercati domestici e nei nostri mercati domestici noi ci comportiamo da protagonisti. Si può creare valore per gli azionisti su due linee: realizzando gli obiettivi previsti dal piano industriale e individuando opzioni strategiche di crescita esterna. I due diversi ruoli, benché abbiano modalità e tempistiche diverse, sono complementari e devono essere portati avanti con disciplina e continuità e devono fare entrambi parte della visione strategica di crescita del gruppo e della sua capacità di vincere le sfide che il mercato presenta.