Forse in pochi sanno che esiste un accordo nazionale sul progetto di telelavoro domiciliare e adesso sono state pubblicate dall’INPS le disposizioni attuative. Vediamo insieme quali sono le attività telelavorabili e come si accede al progetto di telelavoro.
Lavorare da casa per molte persone è un’esigenza, un modo per essere produttivi e avere il tempo sufficiente di dedicarsi alla famiglia. Soprattutto per i pendolari costretti a fare moltissime ore di viaggio, questa è una soluzione.
Accesso al progetto di telelavoro
L’accesso al progetto di telelavoro avviene su base volontaria a richiesta del dipendente. Nei limiti di quanto stabilito dall’Accordo, possono presentare la domanda di telelavoro i dipendenti delle aree professionali A, B e C del profilo amministrativo ed informatico in servizio a tempo indeterminato con orario di lavoro a tempo pieno o parziale, che si trovano nella necessità di dover conciliare il tempo di lavoro con le proprie condizioni di salute o familiari.
Le attività telelavorabili
Possono essere oggetto di telelavoro domiciliare e satellitare (da valorizzare nel PST), le aree di attività individuate rispettivamente nell’articolo 4, comma 4 e 23, comma 3, dell’Accordo. In ogni caso i dirigenti centrali e regionali potranno individuare ulteriori attività telelavorabili nel rispetto delle finalità fissate dall’Accordo. Il dipendente che chiede di svolgere la prestazione lavorativa a distanza potrà anche essere assegnato anche a mansioni diverse, purchè siano equivalenti a quelle ordinariamente svolte e non ci sia un demansionamento.
Standards qualitativi e quantitativi della prestazione di telelavoro
L’INPS spiega che siccome gli obiettivi di qualità sono riferiti al servizio reso all’utenza e quindi non è possibile differenziare gli indicatori di qualità relativi ai prodotti telelavorati, la differenziazione dell’apporto individuale dei telelavoratori sarà effettuata con riferimento all’indicatore globale di produttività dei processi primari.