Tesco in crescita

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Successivamente ad un anno chiusosi male e con una varietà di profit warning, l’ultimo dei quali risale al mese scorso, scandali per errori contabili e dimissioni clamorose, Tesco prova a risalire la china.


In giornata la prima catena retail in Gran Bretagna sta trascinando il prestigioso listino londinese e l’intero settore retail del Vecchio Continente a seguito dei dati sulle vendite del periodo natalizio e una serie di anticipazioni da parte del nuovo Chief Executive Officer Dave Lewis.

Nel corso delle diciannove settimane al 3 gennaio la società ha riportato un decremento del 2,9% delle vendite same-store, ovvero nei negozi aperti da almeno un anno, al netto del carburante.

Il dato ha superato le attese degli esperti e si è rivelato in miglioramento rispetto al -4,4% registrato nel secondo trimestre:

Solo nella stagione dello shopping natalizio la discesa è stata invece dello 0,3%. Il Gruppo ha annunciato che non pagherà dividendi per l’attuale anno fiscale, confermando però le attese per un utile operativo di circa 1,4 miliardi di sterline. ”Abbiamo alcuni cambiamenti difficili all’orizzonte”, ha dichiarato in anteprima oggi il top manager Lewis, subentrato di recente al dimissionario Philip Clark. Si tratta di cambiamenti che permetteranno a Tesco, reduce da anni di contrazione della profittabilità anche a causa dell’agguerrita concorrenza, di tornare al top in Gran Bretagna.

Tra le misure rivelate oggi è contemplata la chiusura di 43 negozi poco profittevoli, la vendita a Talk Talk del servizio di film in streaming Blinkbox per una somma non rivelata, il lancio di un programma di risparmio dei costi e la dismissione di altri asset non strategici. Per attrarre più clienti, infine, la società taglierà i prezzi su diversi prodotti.

 

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