Nella giornata di oggi l’Istat ha pubblicato i dati inerenti all’indice di fiducia dei consumatori. Durante il mese di ottobre l’indicatore ha toccato quota 101,4 punti. Vi è dunque una diminuzione in confronto ai 101,9 del mese di settembre.
A cosa è dovuto il calo? E cosa comporta? La flessione ha in primo luogo coinvolto la componente personale e poi ha coinvolto la componente economica. Inoltre, la flessione ha interessato anche l’indice afferente alle aspettative future. Esso si è ridotto di un punto in confronto ai 102,7 punti stimati nella precedente pubblicazione dei dati da parte dell’Istat.
Sempre sul fronte macroeconomico nazionale, l’Istat ha fatto rilevare una flessione dello 0,1% mensile nelle vendite al dettaglio di agosto mentre su base trimestrale il dato mostra un –0,6%.
L’impatto degli indicatori macroeconomici sul mercato obbligazionario è risultato comunque minimo ed il differenziale tra Btp e Bund ha proseguito la seduta stabile intorno a quota 162 punti, in linea con i valori d’apertura. L’attenzione degli operatori è, infatti, già focalizzata alla giornata di domenica quando l’Eurotower renderà noti i risultati del Comprehensive Assessment. Ad influenzare sull’andamento dello spread potrebbe essere inoltre l’aggiornamento sul merito di credito di Italia e Spagna da parte dell’agenzia di rating Fitch.
Per il momento la valutazione attribuita ai due Paesi è BBB+ con outlook stabile ed a mercati chiusi è attesa la pubblicazione del nuovo merito di credito.
C’è molta attesa per ciò che riguarda i dati della Banca Centrale europea, in relazione agli stress test. Sono 130 gli istituti sotto controllo. Quali saranno i promossi? E quali saranno i bocciati? Non rimane che aspettare fino a domenica alle 12.