I mercati spaventati dalla Siria dopo l’annuncio degli States che dichiarano di voler intervenire al più presto in Medioriente dove la situazione si sta facendo sempre più tesa. Gli USA mantengono in apprensione tutti i mercati, sia per questa volontà interventista, sia per la questione del debito, il cui tetto, stando alle ultime notizie, dovrebbe essere raggiunto già nella metà di ottobre.
L’allarme, in tal senso, è stato lancio dal segretario Law che spiega come gli Stati Uniti saranno presto costretti ad affrontare un deficit di liquidità poiché ci sono 50 miliardi di liquidità a disposizione. Una situazione del genere non doveva tardare a presentarsi ma secondo le stime ottimistiche del Ministero del Tesoro americano, si poteva tirare fino a novembre. Invece, il tetto del debito potrebbe essere raggiunto molto prima, già alla metà di ottobre.
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La discussione infiammerà il Congresso americano a partire dal 9 settembre. In queste due settimane che ci separano dalla data fatidica, potrebbe risolversi la questione siriana. Per evitare di raggiungere il tesso sull’indebitamento è necessario che il Congresso trovi un accordo sui conti pubblici. Sembra di tornare indietro nel tempo al 2011 quando per un mancato accordo e per gli allarmi legati al possibile default degli States, Standard&Poor’s decise di operare un downgrade del debito americano. Le conseguenze sui mercati furono inevitabili.