Ci ha messo un pò il socio spagnolo Telefonica ad ammettere che lo ‘spezzatino’ di Tim Brasil sarà difficile. Esso, infatti, non è ancora pronto. Telefonica si dichiara fiera sostenitrice del consolidamento del mercato, che può essere una situazione win-win sia per gli operatori che per i consumatori.
Ma affinché questo tipo di operazione possa andare in porto, è necessario l’allineamento di più elementi e questo è assolutamente complicato da prevedere. Questo è il parere di Angel Villa, direttore finanziario del gruppo, nel corso della conference call sui conti 2013, rilasciato a coloro i quali chiedevano notizie su Tim Brasil.
Il cfo ha anche aggiunto:
Peraltro, Telefonica (così come è oggi) ha già la più forte posizione in Brasile, un mercato dove continuiamo a essere primi soprattutto nel settore mobile ad alto valore, un mercato molto attraente ma anche competitivo che richiede sostanziali investimenti per andare avanti.
Lo ‘spezzatino’ di Tim Brasil tra i principali competitor su piazza, diminuendo l’arena competitiva nel mobile da quattro a tre attori, sarebbe stata accolto di buon grado da tutti gli operatori ma non dalle autorità locali che si sono messe in mezzo per impedirlo.
Nel contempo, il tentativo di mettere a punto un’offerta consortile mediante Pactual (banca d’affari) si è arenato sullo scoglio del prezzo, dal momento che i quasi sei miliardi di euro che si sarebbe riusciti a raccogliere per il 67% detenuto da Telecom Italia non sarebbero stati sufficienti a convincere il gruppo guidato da Marco Patuano a cambiare idea sulla strategicità del Brasile.