In sostanza, per fondo comune di investimento si indica uno strumento finanziario che raccoglie il denaro dei risparmiatori e lo mette in mano a una società di gestione del risparmio. Al decreto legge che definisce i fondi di investimento comune si affianca il decreto del Ministero del Tesoro n. 228/99, che individua tre diverse tipologie di fondo comune: fondo aperto, fondo chiuso e fondo speculativo.
Il fondo di investimento aperto
Il fondo di investimento comune aperto si caratterizza per una variazione continua del suo patrimonio (sia in composizione che in valore). Si suddivide in quote (il valore di ognuna di queste è dato dal rapporto tra il totale delle attività del fondo e le quote emesse) delle quali i partecipanti possono richiedere il rimborso in qualsiasi momento.
Le tipologie principali dei fondi di investimento aperto sono:
Fondi di diritto italiano armonizzati UE
Gestiti da società italiane con sede legale in Italia che si adeguano alle direttive comunitarie per quanto riguarda le garanzie per i sottoscrittori.
Fondi di diritto italiano non armonizzati UE
Istituiti dalla Banca d’Italia nel 1999 sono caratterizzati da maggiore libertà di investimento. Appartengono a questa categoria i fondi speculativi (o hedge funds) e i fondi di fondi.
Fondi immobiliari
Si caratterizzano per il fatto che la maggior parte del patrimonio viene investito in immobili.