L’Italia torna a superare la Spagna per quanto concerne rendimenti dei titoli di Stato biennali: i BTp del nostro Paese hanno concluso la giornata odierna con un tasso dello 0,795% a fronte dello 0,813% iberico. Nel frattempo, sui titoli di Stato decennali Madrid supera però Roma ancora per un pelo: il rendimento del BTp oggi ha concluso la sua corsa al 3,58%, mentre quello dei Bonos si è fermato al 3,54%.
Uno 0,4% di differenza che bisogna però tenere in considerazione. Non è servito il buon risultato dell’asta del Tesoro, che ha registrato tassi ai minimi storici per i CTz nel primo vero test sui mercati per il Governo Renzi fresco di fiducia al Senato, per dare slancio oggi a Piazza Affari.
L’indice Ftse Mib ha seguito l’andamento debole degli altri listini europei per recuperare sul finale e riportarsi quasi in parità (-0,02% per il Ftse Mib) in virtù principalmente del miglioramento di Wall Street al termine di un avvio prudente (segui gli indici in diretta) . In altalena lo spread BTp-Bund a quota 194, con il rendimento del decennale italiano al 3,58%. Poco mosso invece l’euro attorno a 1,3750 dollari (cambio euro/dollaro e convertitore di valute).
Nel contempo, in mattinata il Tesoro ha piazzato una nuova tranche di CTz (con scadenza dicembre 2015) per un ammontare di 2,5 miliardi di euro a un tasso dello 0,822% che rappresenta il nuovo minimo dall’introduzione dell’euro (per la prima volta sotto l’1%).
Assolutamente positiva la domanda, pari a 1,72 l’offerta, così come buono è stato anche il risultato il risultato del Btp€i indicizzato all’inflazione (scadenza settembre 2018), del quale è stato assegnato 1 miliardo di euro a un tasso dell’1,20% (in diminuzione di 20 centesimi rispetto a gennaio) con un rapporto di copertura di 1,96.