Se ne parla da tempo ma adesso la tassa sulle transazioni finanziarie è stata finalmente approvata e partirà a luglio del 2013. A dirlo è l’Agenzia delle Entrate che con un provvedimento ha spiegato nel dettaglio l’imposta che andrà a colpire anche i derivati.
►In Italia arriva la Tobin Tax
L’aliquota prevista per la tassa è pari allo 0,12% per il 2013 ma dall’anno prossimo sarà dello 0,1%. Il primo marzo è partita la tassazione delle rendite finanziarie dopo che era stata pubblicata la legge sulla Gazzetta Ufficiale del 21 febbraio.
L’imposta riguarda tutti gli acquisti di azioni che sono state emesse sul territorio italiano da società che hanno un capitale superiore a 500 milioni di euro, indipendentemente dal paese d’origine dell’ordine. Siccome l’imposta parte ad anno già avviato, si è pensato di compensare questo ritardo con un’aliquota dello 0,12 per cento che scenderà allo 0,1 per cento a partire dal prossimo anno.
Saranno tassate, con questa nuova normativa, anche le operazioni effettuate al di fuori dei mercati regolamentati. Per queste operazioni, però, la tassa sarà dello 0,22% per il 2013 e scenderà allo 0,2% a partire dal 2014.
Per calcolare l’imposta, spiega l’Agenzia delle Entrate, saranno usati di base i saldi di fine giornata sui titoli usati. Se alcuni titoli sono stati acquistati e poi rivenduti, allora si tasseranno le differenze positive.
In pratica, da questa tassazione restano esclusi i prodotti del risparmio gestito e assicurativo, vale a dire i titoli di stato, le obbligazioni, le valute e i fondi comuni d’investimento.