Chiude positiva la Borsa Giapponese con il Nikkei 225 che conclude l’ultima seduta della settimana a 14462,41 punti, in progresso del 2,17% riprendendo terreno dai minimi delle ultime tre sedute poco sopra area 14000. La permanenza al di sopra di quest’area, dove si colloca infatti il 61,8% di ritracciamento del rialzo partito lo scorso giugno, rappresenta infatti una delle condizioni necessarie per salvaguardare l’impostazione rialzista di fondo, riportano da Fta On Line. Fintanto che tale riferimento rimarra’ intatto, infatti, il calo partito il 30 dicembre potra’ essere considerato propedeutico ad un nuovo tentativo di rimbalzo.
> Borsa: cosa frena gli investitori?
Per rilanciare le prospettive di crescita sara’ comunque necessario il superamento di area 15000: oltre tale ostacolo diverrebbe probabile assistere ad un nuovo allungo in direzione di 15380 e successivamente di 16000. Se il “return move” a 15000 dovesse concludersi senza il superamento della trend line che sale dai minimi di giugno le prospettive volgerebbero in negativo verso 13613, per la ricopertura del gap rialzista del 3 settembre, preludendo poi all’affondo sui minimi di giugno, a 12415 punti. Rimbalza con decisione anche il Topix che si attesta a 1189,14 punti (+2,30%).
> Giappone, Borsa ancora in calo
Sul versante macroeconomico L’Ufficio di Gabinetto giapponese ha comunicato questa mattina che la lettura preliminare dell’Indice Anticipatore di dicembre, che stima l’andamento dell’economia per i prossimi mesi, si e’ attestata a quota 112,1 dai precedenti 111 punti. Il “Coincident Index” che invece sintetizza lo stato attuale dell’economia e’ salito a 111,7 punti dai 110,7 di novembre. In Cina Markit Economics ha comunicato che nel mese di gennaio l’indice HSBC PMI dei servizi si e’ attestato a 50,7 punti, inferiore ai 50,9 punti rilevati il mese precedente indicando comunque solidità nella crescita del settore terziario cinese.