Una nuova direttiva europea che ha come obiettivo quello di uniformare la situazione dei mutui in tutto lo spazio comune, reintroduce in Italia la penale per l’estinzione anticipata del mutuo che era stata abolita dal Decreto Bersani più di 7 anni fa. Ecco a cosa si dovrà uniformare l’Italia.
2 febbraio 2007. Questa è una data storica, o almeno lo era fino a poche ore fa. Nel febbraio di 8 anni fa veniva promulgata la legge Bersani che determinava l’abolizione delle penali sui mutui. Il Parlamento Europeo, con la nuova direttiva, ci fa fare allora un bel passo indietro in nome dell’omologazione e della standardizzazione europea.
> Mutui, in italia si trovano i più cari d’Europa
Un passo indietro che è scandito nell’articolo 25 della normativa europea 2014/17 nota con la sigla Mcd recepita in Italia il 2 luglio scorso dalla legge di delegazione europea. Cosa bisogna aspettarsi adesso nel settore dei mutui? Che ci sia un blocco nelle surroghe che si erano create un mercato, pari oggi al 60% del comparto dei mutui, proprio per la gratuità del trasferimento dell’ipoteca.
Adesso questo passaggio avrà di nuovo un costo anche se è plausibile che non si torni ai livelli del 2007 quando chiudere anticipatamente una linea di finanziamento poteva costare anche il 6% del capitale residuo. Il nuovo balzello peserà per l’1% del capitale residuo e questo avrà come effetto la riduzione della convenienza del passaggio da una banca all’altra. In pratica avrà come effetto la riduzione della concorrenza.
E quando entrerà in vigore? L’altra data da mettere in agenda è il 26 marzo 2016, giorno entro il quale il Governo dovrà approvare il decreto delegato che renderà operativa la direttiva UE.