C’è maretta tra Tper e giornalai bolognesi. Questi ultimi si dicono stanchi delle imposizioni penalizzanti di Tper concernenti la vendita dei titoli di viaggio, così da trovarsi costretti a sospenderne la vendita a partire dall’inizio di marzo, sino alla fine dello stesso mese.
Ad annunciarlo è il segretario del sindacato della categoria, il Sinagi (affiliato alla Cgil), Giuseppe Marchica, il quale ha spiegato così la protesta:
Negli ultimi tempi si è verificato un sensibile peggioramento delle condizioni di approvvigionamento, divenute così penalizzanti da rendere improponibile il servizio di vendita. I problemi sono più d’uno. Innanzitutto il servizio delle banche crea ulteriori penalizzazioni, poichè chiedono ulteriori anticipazioni finanziarie, e spesso, si perdono ore per ottenere i titoli. Tper sta distribuendo, attraverso le banche convenzionate, nuovi abbonamenti mensili con chip elettronico, ma in buona parte non funzionano ed il cliente è costretto a recarsi in un punto Tper per la sostituzione.
Inoltre, a Tper viene mossa l’accusa di far firmare contratti vincolanti soltanto ad alcune edicole selezionate in modo unilaterale, per l’utilizzo di ingombranti Pos per la ricarica di tali abbonamenti. Servizio che inoltre appare lento e poco praticabile. E per per l’utilizzo di questi Pos per le ricariche dei titoli di viaggio, l’azienda di via Saliceto fa richiesta di “forti anticipazioni di denaro”.
Insomma, la situazione vede una sovrapposizione tra “disfunzioni negli approvvigionamenti, ritardi nelle consegne dei titoli di viaggio, un servizio diseguale tra un’edicola e l’altra, disservizi che pesano direttamente su edicole ed utenti”, elenca Marchica.
Il sindacato ha già da qualche tempo contattato la dirigenza Tper proponendo soluzioni alternative che andassero incontro alle esigenze dei rivenditori e, in definitiva della clientela stessa”, ma in assenza di risposte, abbiamo deciso di attuare una ferma protesta.