Piove sul bagnato. Tre italiani su 10 sono a rischio povertà. Alla faccia di chi dice che la Crisi sta passando. L’economia stenta sempre di più e il Paese, risucchiato nel vortice delle future elezioni e dei bisticci tra politici e politicanti, rischia come non mai di crollare a picco.
Impietosa, a tal proposito, è l’analisi dell’Istat:
“Quelli che stanno peggio di tutti sono gli anziani, le famiglie con un solo reddito o quelle con tanti figli. Secondo il rapporto dell’Istat su reddito e condizioni di vita, il 28,4% delle persone residenti in Italia è a rischio di povertà o esclusione sociale. La situazione è peggiorata negli ultimi due anni e vivere in Italia oggi è peggio che stare in qualsiasi altro paese europeo. Nel 2011 l’indicatore è cresciuto di 2,6 punti percentuali rispetto al 2010 a causa dall’aumento della quota di persone a rischio di povertà (dal 18,2% al 19,6%) e di quelle che soffrono di severa deprivazione (dal 6,9% all’11,1%). Dopo l’aumento osservato tra il 2009 e il 2010, sostanzialmente stabile (10,5%) è la quota di persone che vivono in famiglie a bassa intensità di lavoro. Il rischio di povertà o esclusione sociale è più elevato rispetto a quello medio europeo (24,2%), soprattutto per la componente della severa deprivazione (11,1% contro una media dell’8,8%) e del rischio di povertà (19,6% contro 16,9%). Come dire che basta ancora poco per finire nella peggiore delle condizioni possibili.”