Le abitudini degli italiani cambiano, anche sul fronte degli spostamenti: si usa sempre meno la macchina, si acquista sempre meno un’autovettura e la scelta, qualora questo mezzo di trasporto fosse “inevitabile”, ricade sempre più spesso sulle auto alimentate a gas. Sembra quasi che gli italiani abbiano trovato una exit strategy per l’aumento del prezzo dei carburanti.
►Benzina KO per colpa della Siria
Di recente, tra l’altro, si è tornati a parlare dei costi della benzina e del diesel che sono cresciuti, almeno nel nostro paese, per via delle tensioni in Siria che hanno gettato il panico nel settore delle materie prime e procurato l’aumento del prezzo del greggio al barile, e per via della nuova accise che si pensa d’introdurre per finanziare la riforma dell’IMU.
►I consumi di petrolio diminuiscono
Di conseguenza il prezzo della benzina in Italia, appare il più alto d’Europa. Secondo le rilevazioni compiute in agosto, nella prima decade del mese, il prezzo medio della verde alla pompa era di 1,74 euro. In Polonia per un litro dello stesso carburante si pagano soltanto 1,29 euro. Il paragone, però, deve tener conto del fatto che in Polonia è ancora usata la moneta locale, lo zloty polacco.
Proviamo a considerare un altro paese, la Spagna, dove la situazione economica è critica almeno quanto quella italiana. Qui, il prezzo della verde alla pompa non supera 1,42 euro al litro.