Tra gli emendamenti approvati e non approvati nella nuova Legge di Stabilità vediamo cosa accadrà. È stata rivista la web tax, tolta la tobin tax, rivista la rottamazione delle cartelle di Equitalia, aumento dell’imposta di bollo e incentivi ai call center.
È stato eliminato l’obbligo per i colossi di internet, di dover aprire la partita Iva in Italia, è stata rivista la web tax chiamata Google Tax, ritirata la tobin tax, così come l’emendamento che dava la possibilità di detrazioni per spese per comprare mobili che superassero le spese per le ristrutturazioni, approvato l’aumento dell’ imposta bollo e incentivi ai call center.
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La web tax, meglio nota anche come Google tax, contestata dal leader del Pd, Matteo Renzi è stata riformulata. Dopo la bocciatura di Matteo Renzi, la Commissione Bilancio della Camera ripartirà dall’esaminare il nuovo fondo per il cuneo fiscale. Al fine di velocizzare i tempi il governo potrebbe porre la fiducia.
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Dalla nuova redazione della così chiamata google tax è così sparito l’obbligo di aprire partita Iva per tutti coloro che si servono del servizio di commercio elettronico diretto o indiretto. Resta invece il bisogno di avere la partita Iva per la pubblicità online e per i diritti d’autore. Tra le altre novità approvate nell’ultima giornata di lavori alla Camera risalta la creazione del Fondo taglia-cuneo per la diminuzione della pressione fiscale cui verranno destinate le risorse supplementari della spending review e della lotta all’evasione fiscale.