Ryanair, la compagnia area low cost tra le più gettonate d’Italia e d’Europa, non sta attraversando un buon momento. Dopo una serie di critiche e perplessità sulle condizioni di lavoro del personale di bordo e sulla pressione fiscale a carico dell’azienda che avrebbe annichilito la concorrenza, adesso si torna a parlare di tagli, gaffe e dubbi.
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Chi ha viaggiato con Ryanair sa che i prezzi dei voli sono bassissimi rispetto alla concorrenza ma anche il servizio non è da meno, nel senso che per i trasferimenti brevi ci sono condizioni interessanti ma per chi deve fare un percorso più lungo, c’è da pagare tantissimo per il bagaglio trasportato in stiva.
Ci sono poi tutti gli altri servizi a pagamenti che non danno tregua, per esempio il caffé costa due euro a bordo di Ryanair e per tutto il viaggio prosegue la promozione di tantissime altre cose in vendita. Eppure i passeggeri sono soddisfatti del risultato finale, quindi dei risparmio e nel giro di un anno Ryanair ha potuto godere dell’aumento del 3 per cento del numero dei passeggeri.
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Eppure, stando ad un sondaggio tra i 3000 piloti iscritti al sindacato ombra legato a Ryanair, l’azienda investirebbe pochissimo nella sicurezza. Forse è questo che fa scendere il biglietto? La risposta non è scontata ma dagli approfondimenti del caso potrebbe derivare la disfatta del titolo.