Piovono accuse, da parte dell’Ue, su Gazprom. La Commissione, da Bruxelles, fa sapere che alcune delle sue procedure commerciali nei mercati del gas dell’Europa centrale ed orientale si configurano come un abuso della posizione dominante che non rispetta le regole Ue in materia.
A parlarne oggi è stata la responsabile Ue per la Concorrenza, Margrethe Vestager, al termine della riunione settimanale del Collegio.
In virtù di un’indagine preliminare, l’esecutivo ha dunque concluso che Gazprom viola le regole Ue applicando una strategia generale di separazione dei mercati del gas dell’Europa centrale ed orientale, per esempio riducendo la capacità dei suoi clienti di rivendere il gas oltre le loro frontiere. Questo, secondo Bruxelles, ha permesso a Gazprom di fatturare prezzi iniqui in alcuni paesi Ue.
Ancora, stando all’indagine preliminare della Commissione il gruppo russo potrebbe aver abusato della sua posizione dominante vincolando le forniture di gas all’ottenimento di impegni distinti da parte dei grossisti sulle infrastrutture di trasporto del gas. Ora Gazprom ha 12 settimane per rispondere alla comunicazione formale della Commissione e può chiedere di presentare i suoi argomenti. “Il gas – ha commentato Margrethe Vestager – è un bene essenziale per la nostra vita quotidiana: mantenere una concorrenza equa sui mercati europei del gas è della massima importanza. Secondo noi, Gazprom potrebbe aver eretto ostacoli artificiali che impediscono il passaggio del gas da alcuni paesi dell’Europa centrale ed orientale ad altri, intralciando così la concorrenza transfrontaliera”. Se le preoccupazioni di Bruxelles saranno confermate, ha osservato, “Gazprom dovrà assumere le conseguenze giuridiche del suo comportamento”.
Non ci ha messo molto ad arrivare la replica della società che in comunicato afferma: “Le accuse di abuso di posizione dominante in Europa centrale e orientale rivolte a Gazprom dall’antitrust europeo sono infondate”.