Il governo italiano attacca il vicepresidente della commissione Ue, Antonio Tajani, che ha aperto una procedura d’infrazione poichè ritiene che non sia stata applicata correttamente la direttiva Ue sul ritardo dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione.
La richiesta di apertura della procedura di infrazione, che condurrebbe all’invio di una lettera di messa in mora dopo l’iniziativa del responsabile Industria Antonio Tajani, agli ultimi giorni del suo incarico, ha scatenato reazioni infuriate. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan trova «francamente incomprensibile»il gesto fatto dal «commissario uscente Ue Antonio Tajani».
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Gli fa seguito in maniera più dura il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi che giudica il gesto «un atto di irresponsabilità contro l’Italia». Ma il commissario dice: «L’Italia è il peggior pagatore d’Europa» e ai giornalisti che gli hanno domandato perché abbia scelto proprio questo momento per aprire una procedura di infrazione che mette in difficoltà il governo Renzi, Tajani ha risposto: «Nei mesi scorsi ho inviato messaggi, fatto avvertimenti, sollecitazioni alle autorità italiane affinché trovassero una soluzione per i ritardi della pubblica amministrazione nei pagamenti alle imprese, ultimamente anche la Banca d’Italia ha indicato che l’Italia sta violando le norme europee: ho sempre difeso le stesse posizioni con tutti i governi, compreso quello Berlusconi che mi indicò come commissario europeo».
E ha ribadito: «non è una questione di governo ma di gente che perde il lavoro». «L’obiettivo – ha aggiunto – non è sanzionare l’Italia ma far sì che l’Italia paghi i debiti alle imprese che altrimenti chiudono».